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Dislessia Cause: La guida completa

Dislessia cause la guida completa

Sei curioso di sapere di più sulle origini di questo "disturbo specifico" e come comprenderle può aiutarti a trovare un approccio mirato per affrontarlo?

Allora sei nel posto giusto! In questo articolo, vedremo assieme le cause della dislessia e discuteremo dell'importanza di capirle, per comprenderla fino in fondo.

Quando parliamo di dislessia, è fondamentale considerare che ogni dislessico è unico e che le cause possono variare da individuo a individuo. Tuttavia, è possibile trovare alcuni fattori comuni che influenzano lo sviluppo della dislessia, e in questo articolo esploreremo:

  • Dislessia cause genetiche: come il fattore genetico e il ruolo dei genitori possono influenzare lo sviluppo di questa diversità.

  • Fattori neurobiologici: le differenze nel funzionamento del cervello e le aree cerebrali coinvolte nella lettura e nell'apprendimento.

  • Fattori cognitivi le difficoltà fonologiche, la memoria a breve termine, la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione delle informazioni.

  • Altri fattori: come l'ambiente familiare, scolastico e i fattori di rischio ambientali possono influenzare il cervello e le sue funzioni.

Comprendere le cause della dislessia è fondamentale per garantire un approccio terapeutico specifico ed efficace. Quando conosciamo le origini di questa caratteristica, possiamo creare un piano di trattamento che si adatta alle esigenze specifiche del dislessico che tiene conto delle sue necessità individuali.

Inoltre, un approccio specifico consente di coinvolgere più facilmente i genitori e gli insegnanti nel processo di apprendimento, offrendogli le risorse necessarie per supportare al meglio il dislessico. Ricorda che la chiave per un trattamento efficace passa per la comprensione delle cause.

Dislessia cause genetiche?

Dislessia cause genetiche

La ricerca sugli aspetti genetici è un elemento fondamentale per capire le origini della dislessia. In questa sezione, approfondiremo la predisposizione genetica, il ruolo dei genitori, gli studi sui gemelli e le famiglie, e i geni coinvolti nella dislessia e le loro implicazioni.

Predisposizione genetica e ruolo dei genitori

Questa caratteristica ha una forte componente genetica, il che significa che spesso si manifesta in famiglie in cui uno o entrambi i genitori hanno avuto difficoltà di apprendimento. Si stima che il 30-50% dei bambini con un genitore dislessico possa sviluppare questa caratteristica. Tuttavia, è importante sottolineare che avere genitori dislessici non determina automaticamente questa caratteristica nei figli, ma ne aumenta la probabilità.

Le ricerche in questo campo si sono concentrate sull'analisi delle differenze tra gemelli omozigoti (identici) e eterozigoti (fraterni) e sull'analisi delle famiglie con diversi membri con questa particolarità. Questi studi hanno permesso di identificare alcuni geni associati alla dislessia e di comprendere meglio il ruolo dei genitori nella sua trasmissione.

Studio dei gemelli e delle famiglie

Gli studi sui gemelli sono molto utili per esaminare la componente genetica, poiché i gemelli omozigoti condividono il 100% del patrimonio genetico, mentre i gemelli eterozigoti ne condividono circa la metà.

Se questa caratteristica avesse una base puramente genetica, ci si aspetterebbe che, in caso di un gemello omozigote, l'altro gemello avesse sempre la stessa caratteristica, mentre invece per i gemelli eterozigoti l'incidenza sarebbe minore.

Gli studi mostrano che la concordanza è maggiore tra i gemelli omozigoti rispetto ai gemelli eterozigoti, confermando l'importanza dei fattori genetici nella comprensione delle cause della dislessia. Tuttavia, la concordanza non è del 100%, il che indica che anche altri fattori, come quelli ambientali, possonano influenzarne lo sviluppo.

Analogamente, gli studi sulle famiglie con membri dislessici hanno permesso di individuare modelli di ereditarietà della caratteristica e di comprendere meglio il ruolo dei genitori e degli altri parenti.

Geni coinvolti nella dislessia e loro implicazioni

La ricerca ha identificato diversi geni associati alla dislessia, tra cui DYX1C1, DCDC2, KIAA0319, e ROBO1. Questi geni sono coinvolti in vari processi biologici, come lo sviluppo cerebrale, la migrazione neuronale, e la formazione delle connessioni tra i neuroni. Diversità in questi geni possono portare a diversità nelle aree cerebrali coinvolte nella lettura e nell'apprendimento, contribuendo allo sviluppo della dislessia.

Tuttavia, è importante notare che avere uno o più di questi geni associati alla dislessia non determina automaticamente la presenza della stessa. Infatti, la dislessia è considerata un "disturbo multifattoriale", il che significa che l'interazione tra diversi fattori genetici, biologici e ambientali può contribuire alla sua manifestazione.

La comprensione dei geni coinvolti nella dislessia e delle loro implicazioni può aiutare a individuare strategie di intervento mirate e personalizzate. Ad esempio, se si scopre che un bambino ha una predisposizione genetica, genitori ed insegnanti possono monitorare i suoi progressi nella lettura e nello studio e intervenire se si manifestano difficoltà.

In sintesi, la predisposizione genetica e il ruolo dei genitori sono elementi fondamentali nella comprensione delle cause della dislessia. Gli studi sui gemelli e sulle famiglie, insieme all'identificazione dei geni associati a questa particolarità, offrono importanti spunti per lo sviluppo di strategie di intervento mirate e personalizzate. Conoscere le cause genetiche della dislessia può aiutare i genitori, gli insegnanti e i professionisti a fornire il supporto più adeguato a chi ha questa peculiarità, migliorando le loro possibilità di successo nella lettura e nell'apprendimento.

Dislessia cause neurobiologiche

Dislessia cause neurobiologiche

Ora che abbiamo esplorato le cause genetiche della dislessia, è il momento di addentrarci nel mondo dei fattori neurologici. Quando parliamo di dislessia, è fondamentale capire che il cervello di una persona dislessica funziona in modo diverso rispetto a quello di una persona non dislessica. Ma quali sono queste differenze e come influenzano la capacità di lettura e l'apprendimento? Scopriamolo insieme.

Le differenze nel funzionamento del cervello

Se ti chiedessi di immaginare il cervello come una grande orchestra, potresti pensare che in un cervello dislessico alcuni strumenti suonino fuori tempo. In realtà, non è tanto il "ritmo" quanto la connettività tra le diverse aree del cervello che è diversa nelle persone con dislessia.

Un articolo che approfondisce il tema dell'aspetto positivo della dislessia e del suo legame con il pensiero laterale è "Dislessia: il lato positivo della diversità" pubblicato sul nostro blog.

Le aree cerebrali coinvolte nella lettura e nell'apprendimento

Il cervello umano è diviso in diverse aree, ognuna con funzioni specifiche. Quando leggiamo e apprendiamo, diverse aree del cervello lavorano insieme come una squadra. Le principali aree cerebrali coinvolte nella lettura sono la corteccia occipito-temporale, la corteccia parieto-temporale e la corteccia frontale.

Le persone con dislessia mostrano una minore attivazione in queste aree durante la lettura, il che può spiegare le loro difficoltà. Tuttavia, ciò non significa che il loro cervello sia "difettoso" o "sbagliato".

Al contrario, il cervello dislessico ha delle risorse uniche che possono essere utilizzate per superare le sfide legate all'apprendimento. Per approfondire questo argomento, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: Dislessia: un nuovo significato che emerge.

La connettività tra le diverse aree del cervello e la dislessia

Come abbiamo già menzionato, la connettività tra le diverse aree cerebrali svolge un ruolo di primo piano nella dislessia. In particolare, le persone con dislessia hanno spesso una minore connettività tra le aree cerebrali coinvolte nella lettura, il che può rendere più difficile per loro l'elaborazione delle informazioni relative ai suoni delle parole. Questa difficoltà, a sua volta, può comportare problemi nell'apprendimento e nella lettura.

Tuttavia, la buona notizia è che il cervello è un organo in continua evoluzione e può cambiare nel tempo grazie alla neuroplasticità. Questo significa che, con l'approccio giusto, le persone con dislessia possono imparare a utilizzare al meglio le risorse del loro cervello e migliorare le loro abilità dal punto di vista della lettura e della comprensione.

Per sapere di più sulle strategie che possono aiutare le persone con dislessia a sfruttare al meglio le loro potenzialità, ti consigliamo di dare un'occhiata al nostro metodo DysWay.

Ogni persona dislessica è unica e le strategie che funzionano per una persona dsa potrebbero non essere adatte a un'altra. Ecco perché è così importante considerare le cause individuali della dislessia e lavorare insieme a specialisti, genitori e insegnanti per trovare il percorso più adatto per ogni dislessico.

Continua a leggere per scoprire di più su come comprendere le cause della dislessia e affrontarne le difficoltà di lettura e comprensione.

Fattori cognitivi legati alla dislessia

Fattori cognitivi dislessia

Oltre alle cause genetiche e neurologiche, esistono anche altri fattori cognitivi che possono contribuire alla dislessia. Comprendere questi fattori è fondamentale per capire meglio come affrontarla e sviluppare strategie di trattamento personalizzate.

Le difficoltà "dei suoni" come causa principale

La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che le difficoltà ad associare i suoni alle parole sia la causa principale della dislessia. Questa difficoltà nell'elaborare i suoni delle parole può rendere la lettura e la scrittura estremamente impegnative.

La memoria a breve termine e la memoria di lavoro

La memoria a breve termine e la memoria di lavoro sono altri due fattori cognitivi che possono influenzare la dislessia. La memoria a breve termine è la capacità di ricordare informazioni per un breve periodo, mentre la memoria di lavoro è la capacità di manipolare e utilizzare queste informazioni. Le persone con dislessia possono avere difficoltà a memorizzare e utilizzare le informazioni, il che può influenzare la loro capacità di leggere, comprendere e scrivere con successo.

La velocità di elaborazione delle informazioni

Infine, la velocità di elaborazione delle informazioni può essere un altro fattore cognitivo legato alla dislessia. La velocità di elaborazione si riferisce alla rapidità con cui una persona può elaborare e rispondere alle informazioni. Le persone con dislessia possono avere difficoltà a elaborare rapidamente le informazioni che leggono, il che può influenzare la loro capacità di ricordare in modo efficiente.

Tutti questi fattori cognitivi possono interagire tra loro e con le cause genetiche e neurologiche della dislessia, rendendo il quadro complessivo ancora più complesso. Per questo motivo, è importante adottare un approccio personalizzato nel trattamento della dislessia, tenendo conto delle diverse cause e caratteristiche individuali. 

Il metodo DysWay, ad esempio, agisce sulle cause e alla radice delle difficoltà legate alla dislessia attraverso esercizi mirati e specifici, offrendo soluzioni efficaci per superare le difficoltà.

Ricorda che comprendere precisamente le cause delle difficoltà, è fondamentale per offrire un supporto adeguato e personalizzato. Se sei un genitore, un insegnante o una persona interessata a saperne di più sulla dislessia, ti invitiamo ad accedere al Corso gratuito "Genitori Consapevoli 2.0". Ti aiuterà ad approfondire le cause della dislessia, capire cosa è veramente e come valorizzare questa diversità.

Altri fattori che influenzano la dislessia

Dislessia cause ambientali

Oltre alle cause genetiche, neurologiche e cognitive, esistono altri fattori che influenzano la dislessia. È importante considerare questi fattori perché possono avere un impatto significativo sulla manifestazione e sulla gravità del "disturbo". In questa sezione, esploreremo l'importanza dell'ambiente familiare e scolastico e come questi possono influenzare il rendimento del dislessico ed agire direttamente sul suo cervello e le sue funzioni.

Dislessia cause ambientali

Gli studiosi hanno rilevato che alcuni fattori ambientali possono aumentare il rischio di sviluppare la dislessia o peggiorarne i sintomi. Tra questi fattori ci sono l'esposizione a sostanze tossiche durante la gravidanza, la prematurità, le infezioni all'orecchio e problemi di udito nella prima infanzia, e la scarsa nutrizione. È fondamentale prestare attenzione a questi fattori per prevenire o ridurre l'impatto della dislessia sui bambini.

L'importanza dell'ambiente familiare e scolastico

L'ambiente in cui un bambino cresce, sia a casa che a scuola, può avere un ruolo cruciale nel determinare la gravità delle difficoltà di lettura e comprensione del testo. Un ambiente familiare e scolastico stimolanti, positivi e accoglienti possono aiutare il bambino a sviluppare le competenze necessarie per superare le difficoltà legate alla dislessia.

I genitori e gli insegnanti svolgono quindi un ruolo fondamentale nel fornire il supporto emotivo e le risorse adeguate per aiutare il dislessico a sviluppare il suo potenziale. Il blog DysWay offre una serie di articoli utili su come affrontare le difficoltà e supportare al meglio i dislessici.

Come l'ambiente può influenzare il cervello e le sue funzioni

Numerose ricerche dimostrano che l'ambiente può avere un effetto significativo sul cervello e sulle sue funzioni. Ad esempio, un ambiente ricco di stimoli e opportunità di apprendimento può favorire lo sviluppo di nuove connessioni neurali e potenziare le aree del cervello coinvolte nella lettura e nell'apprendimento. Al contrario, un ambiente povero di stimoli o caratterizzato da stress eccessivo può ostacolare lo sviluppo cerebrale e peggiorare i sintomi della dislessia.

Quindi è importante considerare l'impatto di tutti questi fattori nel determinare le cause della dislessia e nel trovare un approccio mirato per affrontare le difficoltà correlate.

Prenditi il tempo di osservare e capire il tuo bambino, il suo ambiente e le sue difficoltà. Solo così potrai offrire il supporto più adeguato e aiutarlo a superare le barriere che la dislessia pone sul suo cammino. Esplora le testimonianze di coloro che hanno già intrapreso il nostro percorso per risolvere le difficoltà di apprendimento e scopri come il metodo DysWay ha fatto la differenza nella loro vita.

L'ambiente in cui viviamo e cresciamo è come un giardino: se ben curato e nutrito, permetterà ai fiori, ovvero ai nostri talenti e abilità, di sbocciare e crescere rigogliosi.

Ricorda l'importanza di un ambiente amorevole, stimolante e positivo, perché può fare la differenza per superare le difficoltà e realizzare il pieno potenziale della persona.

L'importanza di un metodo personalizzato

Dislessia metodo personalizzato

Come abbiamo già detto, ogni individuo è unico, e proprio per questo motivo è fondamentale adottare un approccio specifico e personalizzato, soprattutto per i dislessici.

La dislessia può manifestarsi in diversi modi e con intensità variabile, pertanto è essenziale comprendere le caratteristiche individuali ed offrire un supporto mirato.

Il metodo DysWay si basa sulla comprensione delle cause specifiche della dislessia e sulla creazione di un percorso di apprendimento personalizzato. Questo approccio mira a sviluppare le abilità e le strategie necessarie per superare le difficoltà di lettura, comprensione e studio, sfruttando al massimo il potenziale di ciascuno.

Un metodo che contribuisce anche all'autostima

Un approccio personalizzato oltre a consentire di concentrarsi sulle aree di difficoltà più rilevanti per ciascun individuo e risolvere i problemi alla radice, promuovendo un apprendimento più efficace, contribuisce anche a migliorare l'autostima e la motivazione, aspetti cruciali per affrontare con successo le sfide della vita.

In questo articolo abbiamo esplorato le diverse cause della dislessia, evidenziando l'importanza di comprenderle per offrire un approccio personalizzato e mirato nel trattamento delle sue difficoltà.

Abbiamo analizzato cause genetiche, neurologiche, cognitive e ambientali, sottolineando come ciascuna di esse influisca sulle difficoltà di lettura e apprendimento.

Ricordiamo che un'adeguata diagnosi e la conoscenza delle cause alla base della dislessia sono fondamentali per superare le difficoltà e raggiungere il pieno potenziale.

Vuoi approfondire la tua conoscenza sulla dislessia?

Se desideri approfondire ulteriormente le cause della dislessia, le difficoltà ad essa legate ed anche i tanti talenti che questo modo diverso di pensare e apprendere comporta, guarda il video corso gratuito "Genitori Consapevoli 2.0". Al suo interno troverai:

VIDEO 1 "Cos'è veramente la dislessia?": La dislessia si manifesta con le difficoltà di lettura e comprensione. Ma non coincide soltanto con queste difficoltà. Rappresenta, per prima cosa, un modo di pensare diverso. Comprenderai quali sono i motivi delle difficoltà che comporta e come è possibile risolverle.

VIDEO 2 "Come pensa un dislessico?": Tutti noi, pensiamo attraverso due stili di pensiero differenti: il pensiero verbale, quindi la formulazione del pensiero attraverso le parole ed il loro suono, ed il pensiero non verbale o visivo, quindi la formulazione del pensiero tramite immagini o video mentali. Scopri quale pensiero utilizza maggiormente un dislessico al fine di comprenderlo e comunicare con lui al meglio.

VIDEO 3 "Cosa prova un dislessico?": In questo video capirai l’importanza delle emozioni, delle frequentazioni e dell’ambiente. Sono aspetti molto spesso sottovalutati, ma molto importanti per la serenità di un dislessico.

VIDEO 4 "Valorizzare la diversità": L’omologazione non è mai inclusiva, perché tiene conto di parametri idonei per la maggioranza e non per le minoranze. Questo è ciò che vediamo nelle nostre scuole: un sistema standardizzato che ha sicuramente il merito di permettere a tutti di studiare. Ma non di permettere a tutti di apprendere… Infatti il metodo di lettura e studio tradizionale non funziona per i dislessici. Scopri perchè!

Oppure visita il nostro blog per ulteriori informazioni.

Infine potrai conoscere da vicino il nostro metodo e guardare le testimonianze di coloro che utilizzano già il nostro metodo, constatandone i risultati positivi e definitivi.

Articolo a cura della Dr.ssa Ruggiero Laura - Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e Neuropsicologia - Responsabile Metodo DysWay