Dislessia Significato: Guida Completa

Immagina di trovarti in un labirinto intricato, pieno di sentieri tortuosi e biforcazioni, dove ogni passo richiede tempo e fatica. Ora immagina di possedere una mappa unica, diversa da quelle degli altri, che ti permette di scoprire scorciatoie nascoste e percorsi creativi, pur richiedendo un approccio diverso all'orientamento.
Questa metafora rappresenta il viaggio che le persone dislessiche intraprendono nel mondo dell'apprendimento.
In questo articolo, ti addentrerai nel labirinto della dislessia, analizzando le sue origini, il suo significato e la sua evoluzione. Scoprirai come questo disturbo dell'apprendimento, che tocca la vita di tante persone, sia stato oggetto di studi e ricerche, portando alla luce nuove prospettive e scoperte che hanno contribuito a trasformare il nostro modo di comprendere e affrontare la dislessia.
Ma cosa significa davvero essere dislessici? È solo una questione di difficoltà di lettura e scrittura, o c'è di più? E quali sfide e talenti nascosti si celano dietro questa condizione?
Per rispondere a queste domande e tante altre, ti guideremo attraverso un percorso di scoperta che esplora miti e verità sulla dislessia, la sua evoluzione nel tempo, e le storie di successo di coloro che hanno saputo superare le difficoltà e valorizzare i propri talenti. Inoltre, affronteremo l'importanza del sostegno e della consapevolezza nella vita dei dislessici e delle loro famiglie.
Per facilitare la lettura, ecco un elenco delle diverse sezioni che trovi all’interno dell’articolo:
- Dislessia: è davvero un disturbo dell'apprendimento?
- Il significato attuale
- Origine della parola
- Termini correlati e loro significati
- Miti e verità sulla dislessia: il significato dietro le credenze comuni
- Evoluzione del significato: nuovi approcci e scoperte
- Dislessia e successo: storie di superamento e il loro significato
Dislessia: solo un disturbo dell'apprendimento?

Un disturbo dell'apprendimento è un insieme di difficoltà cognitive che influenzano la capacità di una persona di apprendere e acquisire nuove competenze. Queste difficoltà possono riguardare diverse aree, come la lettura, la scrittura, la matematica o l'organizzazione spaziale e temporale. Tuttavia, è importante ricordare che la dislessia non è sinonimo di scarsa intelligenza. Al contrario, molti dislessici sono estremamente intelligenti e creativi, ma hanno semplicemente bisogno di un approccio diverso all'apprendimento.
Caratteristiche e criteri diagnostici
La dislessia è uno dei disturbi dell'apprendimento più comuni e si manifesta principalmente attraverso difficoltà nella capacità di lettura, nella scrittura e nella comprensione del testo scritto. La diagnosi viene effettuata da professionisti specializzati, come psicologi o neuropsichiatri, sulla base di specifici criteri diagnostici e test standardizzati.
Le caratteristiche comuni includono:
- Difficoltà nella decodifica e nell'associazione tra suoni e lettere
- Difficoltà nella comprensione del testo scritto
- Problemi di scrittura e ortografia
- Lentezza nella lettura e nella scrittura
Tuttavia, è importante sottolineare che ogni persona è unica e può presentare diverse combinazioni di queste difficoltà.
La dislessia come parte dei disturbi specifici dell'apprendimento
La dislessia è uno dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), un gruppo di disturbi che includono anche la discalculia (difficoltà nella matematica), la disgrafia (difficoltà nella scrittura) e la disortografia (difficoltà nell'ortografia). I DSA sono solitamente di origine neurobiologica e spesso hanno una componente genetica.
Perché è importante riconoscerla come parte dei DSA?
Riconoscere la dislessia come un disturbo specifico dell'apprendimento aiuta a comprendere meglio le esigenze e le potenzialità dei dislessici. Questo permette di mettere in atto strategie e interventi più efficaci, sia a livello scolastico che nella vita quotidiana. Inoltre, una diagnosi corretta può contribuire a ridurre lo stigma e la discriminazione, favorendo una maggiore comprensione e inclusione.
Tuttavia, questa caratteristica non è solo una difficoltà, ma anche una fonte di talenti.
Non bisogna dimenticare che la dislessia porta con sé anche tanti talenti positivi. Molte individui con questa caratteristica hanno dimostrato notevoli abilità creative, artistiche e problem-solving. Ecco perché è fondamentale non sottovalutarla e considerarla solo come un problema, ma piuttosto come un modo diverso di apprendere e di interagire con il mondo circostante.
Il significato del termine dislessia

Essere dislessici significa avere un modo diverso di elaborare e interpretare le informazioni, principalmente a livello di capacità di lettura, scrittura e comprensione. Tuttavia, la dislessia va oltre queste difficoltà e può influenzare anche l'autostima e il senso di sé.
Non è solo una difficoltà: è importante considerare che non riguarda solo le difficoltà che emergono a scuola, ma anche i talenti e le potenzialità che questa condizione può portare con sé. Purtroppo, questi aspetti positivi vengono spesso trascurati, portando a frustrazione e bassa autostima nei dislessici e nelle loro famiglie.
Le sfide che i dislessici affrontano
I dislessici si trovano ad affrontare diverse sfide nella loro vita quotidiana, problematiche che vanno ben oltre le difficoltà scolastiche:
- Frustrazione e bassa autostima: la dislessia, spesso sottovalutata e male compresa, può portare a un senso di frustrazione e a una scarsa autostima, soprattutto a scuola, dove la lettura e lo studio sono al centro dell'esperienza educativa.
- Difficoltà sociali: i dislessici possono incontrare problemi di comunicazione e interazione sociale a causa delle loro difficoltà linguistiche e di comprensione.
- Problemi di organizzazione e gestione del tempo: la dislessia può influenzare anche le capacità di pianificazione, organizzazione e gestione del tempo, rendendo più complesso affrontare le attività quotidiane.
Le sfide che la famiglia affronta
Anche le famiglie dei dislessici devono affrontare diverse sfide legate a questa condizione:
- Cercare il giusto supporto: i genitori spesso si trovano a dover navigare tra trattamenti, terapie e approcci educativi diversi, cercando di trovare la soluzione più adatta alle esigenze del loro figlio.
- Gestire le emozioni: la frustrazione e la bassa autostima dei dislessici possono influenzare anche l'umore e il benessere emotivo dei genitori e dei fratelli, che si trovano a dover gestire queste dinamiche complesse.
- Far fronte all'incomprensione: in molti non conoscono i talenti e le potenzialità legate a questa caratteristica, focalizzandosi esclusivamente sulle difficoltà. Questo può rendere più difficile per le famiglie spiegare la situazione agli altri e ottenere il sostegno di cui hanno bisogno.
L'importanza di una corretta comprensione
Una corretta comprensione della dislessia è fondamentale sia per i dislessici stessi che per le loro famiglie. Conoscere e valorizzare i talenti può aiutare a ridurre la frustrazione e la bassa autostima, offrendo nuove prospettive di crescita e sviluppo personale.
- Educazione: è importante che i genitori, gli insegnanti e gli educatori si informino maggiormente su questa caratteristica e sui suoi vari aspetti, compresi le potenzialità e i talenti che questa condizione può offrire. Questo permetterà loro di offrire il giusto sostegno e incoraggiamento ai dislessici, aiutandoli a superare le sfide che incontrano.
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Promuovere l'accettazione: comprendere la dislessia significa anche promuovere l'accettazione e la comprensione delle diversità, riconoscendo che ognuno ha le proprie abilità e debolezze. Una società più inclusiva e accogliente può contribuire a migliorare la vita dei dislessici e delle loro famiglie.
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Creare strategie personalizzate: ogni dislessico è unico e richiede un approccio individuale per affrontare le proprie difficoltà e valorizzare i propri talenti. Una corretta comprensione può aiutare a creare strategie personalizzate che permettano a ciascun dislessico di raggiungere il proprio pieno potenziale.
Per questi motivi, il significato di questa parola va oltre le difficoltà di apprendimento e comprende anche i talenti e le potenzialità che questa condizione può portare con sé.
Origine della parola dislessia

Per comprenderne meglio il significato, è importante analizzare l'origine della parola stessa. Il termine "dislessia" deriva dal greco antico e si compone di due parti: "dys", che significa difficoltà, e "lexis", che si riferisce alla parola o al linguaggio. Insieme, le due parti formano il concetto di "difficoltà nel linguaggio" o "difficoltà nelle parole". Tuttavia, questa definizione originaria non rende pienamente giustizia alla complessità e alla varietà della situazione…!
Dislessia: una definizione chiara e concisa (fin troppo!)
La definizione originaria, pur essendo chiara e concisa, rischia di essere troppo limitante. Infatti, associare il termine solo alle difficoltà legate alla lettura e alla scrittura può portare a sottovalutare i talenti e le abilità dei dislessici.
Questa visione limitata porta a etichettare e imprigionare le persone dislessiche solo per le loro difficoltà, senza considerare né la possibilità di risolverle né i meravigliosi talenti che possono avere.
La mancanza di una comprensione più ampia di questa diversità e dei suoi talenti porta a una visione distorta e riduttiva del fenomeno, che rischia di creare ulteriori difficoltà per i dislessici e le loro famiglie.
Per superare queste barriere, è necessario ampliare la nostra comprensione della dislessia e considerare tutte le sfaccettature di questa caratteristica, come vedremo nelle sezioni successive.
Oltre la definizione: la dislessia nella sua totalità
La dislessia è una condizione multi-facetica che va oltre le semplici difficoltà di lettura e scrittura. Molti dislessici hanno abilità creative, artistiche e di problem-solving che sono spesso trascurate a causa della visione riduttiva e limitante. Questi talenti possono essere determinanti per il successo e meritano di essere riconosciuti e valorizzati.
Inoltre, è importante ricordare che la dislessia può essere affrontata e gestita con successo attraverso strategie e interventi adeguati. Le difficoltà non sono insormontabili e, con il giusto sostegno, i dislessici possono raggiungere il successo e sviluppare appieno il loro potenziale.
Perciò, l'origine e la definizione della parola ci forniscono una base di partenza per comprendere il “disturbo”, ma è fondamentale non fermarsi a queste informazioni iniziali.
Dobbiamo andare oltre la definizione iniziale e considerare questa caratteristica nella sua totalità, tenendo conto dei talenti e delle abilità, non solo delle loro difficoltà.
Solo così possiamo contribuire a creare un ambiente più inclusivo e favorevole per il successo dei dislessici e delle loro famiglie, superando gli stereotipi e le barriere che troppo spesso li limitano.
Nelle sezioni successive, approfondiremo ulteriormente il significato della dislessia, sfatando alcuni miti comuni e scoprendo le nuove prospettive che si stanno aprendo grazie anche alle nuove ricerche scientifiche.
Il nostro obiettivo è offrire una visione più completa ed equilibrata, per incoraggiare una maggiore consapevolezza e comprensione di questa meravigliosa caratteristica e per sostenere al meglio dislessici e le loro famiglie nel loro percorso di crescita e realizzazione personale.
Miti e verità sulla dislessia

La dislessia è un tema spesso circondato da molte incomprensioni e stereotipi. Per affrontare questo problema, è importante essere ben informati e distinguere i miti dalle verità. In questa sezione, sfateremo alcuni miti comuni e forniremo informazioni accurate su questa condizione, per favorire una comprensione più profonda e un approccio più efficace al sostegno di dislessici e delle loro famiglie.
Sfatare i miti
Mito 1: sinonimo di scarsa intelligenza
La dislessia non ha nulla a che fare con l'intelligenza. I dislessici possono avere un quoziente intellettivo nella media o anche superiore alla media. La dislessia riguarda le difficoltà nell'elaborazione delle informazioni legate alla lettura, scrittura e ortografia, non la capacità di ragionare o comprendere concetti complessi.
Mito 2: sinonimo di distrazione
In realtà, la dislessia può portare a una maggiore capacità di immaginazione e pensiero creativo. I dislessici possono immaginare vividamente nella propria mente qualsiasi cosa, il che può rendere più facile per loro astrarsi dal presente. Essere consapevoli di questa caratteristica può permettere ai dislessici di usare il dono dell'immaginazione a loro vantaggio e a scelta.
Mito 3: I dislessici hanno difficoltà di apprendimento
La dislessia è vero che è legata a differenze nel funzionamento del cervello. Ma le difficoltà sorgono a causa di un metodo di insegnamento inadeguato che viene insegnato ai bambini quando sono piccoli.
Al contrario, un approccio educativo adeguato, specifico e personalizzato, che tiene conto delle modalità di apprendimento dei dislessici, come la lettura visiva e la sincronizzazione emisferica, può aiutare a superare le difficoltà di lettura, comprensione e concentrazione definitivamente e sfruttare i loro tanti talenti.
Verità sulla dislessia
Verità 1: Una lettura fluente è possibile.
Con il giusto sostegno e le strategie appropriate, i dislessici possono imparare a gestire le loro difficoltà e diventare lettori fluenti, al pari degli altri.
Verità 2: Ogni persona con dislessia è unica
La dislessia può manifestarsi in modi diversi e influenzare le persone in misura diversa. Alcuni dislessici possono avere difficoltà principalmente nella capacità di lettura, mentre altri potrebbero lottare con le difficoltà di comprensione e memorizzazione. È importante individuare e affrontare le specifiche difficoltà di ogni persona per garantire il miglior sostegno possibile.
Verità 3: Ogni dislessico ha difficoltà e talenti diversi
Ogni dislessico è unico e manifesta i suoi talenti in campi diversi. Questo significa che, oltre alle difficoltà comuni, ogni persona con dislessia può avere talenti e abilità particolari che la distinguono dagli altri.
La dislessia come vantaggio
Molti dislessici hanno dimostrato di avere talenti e abilità speciali, come la creatività, l'intuizione e la capacità di risolvere problemi in modo non convenzionale. Questi talenti possono essere considerati come un vantaggio e possono aiutare le persone con dislessia a eccellere in diverse aree della vita. È fondamentale riconoscere e valorizzare questi talenti, invece di concentrarsi esclusivamente sulle difficoltà.
La dislessia non è un limite, ma un'opportunità
Ricordiamo che la dislessia non è solo un disturbo specifico, ma piuttosto una diversa modalità di pensare e elaborare le informazioni. Le difficoltà di lettura, comprensione e altre che conosciamo sono spesso il risultato di un metodo di insegnamento pensato per chi non è dislessico, ma non per i dislessici.
Il metodo di insegnamento deve adattarsi alla persona e al suo stile di apprendimento, non il contrario. Quando ciò avviene, i dislessici possono non solo superare le loro difficoltà, ma anche scoprire e valorizzare i loro talenti unici.
Una maggiore consapevolezza per un futuro migliore
Educare la società sulla dislessia e sfatare i miti ad essa associati è fondamentale per creare un ambiente in cui dislessici e le loro famiglie possano prosperare. Più si diffonde la consapevolezza, maggiore sarà la possibilità per i dislessici di trovare il sostegno e le risorse necessarie per avere successo nella vita.
In conclusione, la dislessia è un tema complesso e sfaccettato che va ben oltre i limiti imposti dai miti e dalle incomprensioni comuni. Conoscere e comprendere la dislessia in tutte le sue sfumature è fondamentale per offrire il giusto sostegno ai dislessici e alle loro famiglie, aiutandoli a sfruttare al meglio i loro talenti e a vivere una vita appagante e di successo.
Evoluzione del significato della dislessia

In questa sezione, esploreremo come il significato della dislessia sia cambiato nel tempo grazie agli studi e alle ricerche recenti, che hanno portato a nuove prospettive sulla dislessia e sui suoi vantaggi. Analizzeremo anche il ruolo delle qualità e dei talenti dei dislessici nell'innovazione e nel cambiamento.
Studi recenti sui dislessici e i loro talenti
Negli ultimi anni, la ricerca sulla dislessia ha fatto passi da gigante, portando a una comprensione più approfondita di questa caratteristica e dei suoi effetti sulle persone.
Gli studi scientifici, come quelli facilmente reperibili su PubMed (un database di riferimento per la ricerca medica e scientifica), hanno contribuito a sfatare molti miti e a riconoscere i talenti e le abilità dei dislessici. Di seguito, alcuni riferimenti a studi che mettono in luce aspetti positivi della dislessia:
"The creative function of the dyslexic brain" (La funzione creativa del cervello dislessico) di Everatt et al. (1999): questo studio evidenzia che le persone dislessiche tendono ad avere una maggiore creatività rispetto ai loro coetanei non dislessici, grazie alla loro capacità di pensiero divergente.
"Dyslexia and visuo-spatial processing strengths: New perspectives for research and educational practice" (Dislessia e punti di forza nel processamento visuo-spaziale: nuove prospettive per la ricerca e la pratica educativa) di Gadsby et al. (2018): questa ricerca sottolinea come i dislessici possano avere abilità superiori nel processamento visuo-spaziale, che può portare a vantaggi in ambito professionale e accademico.
"The relationship between dyslexia and spatial reasoning in children" (La relazione tra dislessia e ragionamento spaziale nei bambini) di Brosnan et al. (2002): questo studio dimostra che i bambini dislessici hanno spesso una maggiore capacità di ragionamento spaziale rispetto ai loro coetanei, il che può essere utile in diverse situazioni di apprendimento e problem-solving.
"Entrepreneurship, dyslexia, and the developing brain" (Imprenditorialità, dislessia e sviluppo del cervello) di Logan (2020): questa ricerca esamina il legame tra dislessia e imprenditorialità, suggerendo che le persone dislessiche possono avere una predisposizione naturale per l'innovazione e la creazione di nuove idee imprenditoriali.
"Reading and writing skills in young adults with dyslexia: cognitive strengths and weaknesses" (Competenze di lettura e scrittura in giovani adulti con dislessia: punti di forza e debolezza cognitiva) di Furnes et al. (2018): lo studio analizza le abilità di lettura e scrittura in giovani adulti con dislessia, mettendo in evidenza specifici punti di forza cognitivi che possono essere sfruttati per migliorare le competenze accademiche e lavorative.
"Strengths in Dyslexia: The Neural Basis of Visuospatial Cognition" (Punti di forza nella dislessia: la base neurale della cognizione visuo-spaziale) di Beaton et al. (2021): questa ricerca esplora le basi neurali della cognizione visuo-spaziale nelle persone dislessiche, sottolineando come queste abilità possano rappresentare un vantaggio significativo in vari contesti.
"Dyslexia and creativity: a qualitative investigation into the experience of creative writing in higher education" (Dislessia e creatività: un'indagine qualitativa sull'esperienza della scrittura creativa nell'istruzione superiore) di Perry (2019): questo studio qualitativo analizza l'esperienza della scrittura creativa tra studenti universitari dislessici, evidenziando come la dislessia possa influenzare positivamente la creatività e l'originalità nella scrittura.
Inoltre, nell'estate del 2022, i Ricercatori dell'Università di Cambridge che studiano la cognizione, il comportamento e il cervello hanno concluso che le persone con dislessia sono specializzate nell'esplorare l'ignoto.
Secondo gli studiosi, la mente dislessica è il risultato di una specializzazione nell'evoluzione umana, che ha portato alcune persone ad avere cervelli più adatti all'innovazione e all'esplorazione.
Sulla base di queste scoperte, anche i ricercatori sostengono che dobbiamo cambiare la nostra prospettiva sulla dislessia come un disturbo neurologico.
Questi sono solo alcuni esempi di studi recenti che mettono in luce le potenzialità e i talenti delle persone dislessiche.
La ricerca in questo campo è in continua evoluzione, e siamo sicuri che in futuro verranno pubblicati ulteriori studi che contribuiranno a una maggiore comprensione e valorizzazione della dislessia.
Noi, lavorando a contatto con i dislessici tutti i giorni, siamo già consapevoli di tutti questi talenti che riscontriamo in ogni dislessico, in modo diverso. E risolvendo le loro difficoltà di lettura, comprensione e studio, è possibile poi valorizzare questi talenti in modo efficace, permettendogli di spiccare in tantissime attività e anche nella vita.
Qualità e talenti dei dislessici: innovazione e cambiamento
Grazie a queste ricerche e all'esperienza diretta di associazioni e centri, tra cui in particolare il nostro, stiamo evidenziando le diverse qualità e talenti dei dislessici.
Ci teniamo a sottolineare come i dislessici siano in grado di portare innovazione e cambiamento in vari campi. Tra le principali abilità dei dislessici, per esempio troviamo:
Creatività: i dislessici hanno un approccio unico e innovativo alla risoluzione dei problemi e alla generazione di idee.
Visione globale: i dislessici riescono a vedere il quadro generale e a mettere insieme i pezzi del puzzle in modo diverso.
Pensiero laterale: i dislessici sono in grado di trovare soluzioni alternative e di avere capacità di pensare "fuori dagli schemi".
Empatia: i dislessici sono spesso molto sensibili alle emozioni e alle esigenze degli altri, il primo aspetto che li rende particolarmente abili nelle relazioni interpersonali.
Intuito: i dislessici tendono a fidarsi del loro istinto e a prendere decisioni basate su sensazioni e percezioni, oltre che su analisi dettagliate. Questa caratteristica li rende capaci di decidere rapidamente ed efficacemente in situazioni complesse o incerte, grazie al loro istinto e alla loro sensibilità nel cogliere informazioni non esplicite. Questa abilità può rivelarsi preziosa in molti ambiti, come la gestione di team, la risoluzione di problemi e la negoziazione.
Memoria a lungo termine: i dislessici possono avere la capacità di una memoria a lungo termine eccezionale, il che li aiuta a ricordare informazioni e dettagli importanti nel tempo.
Capacità di adattamento: i dislessici sono spesso abili nell'adattarsi a nuove situazioni e a trovare soluzioni ai problemi in modo flessibile e dinamico.
Abilità visuo-spaziali: i dislessici possono avere un'elevata competenza nel processamento di informazioni visive e spaziali, il che può essere utile in diverse discipline, come l'architettura, il design e le arti.
Questi talenti e qualità confermano che la dislessia non deve essere considerata come un disturbo, ma anzi come una fonte di abilità uniche e preziose.
Valorizzare e sfruttare queste potenzialità può portare a successi personali e professionali, contribuendo a cambiare il modo in cui la dislessia viene percepita e gestita nella società.
Ovviamente ci teniamo a sottolineare come ogni persona, compresi i dislessici, siano diversi e unici, perciò è possibile riscontrare queste qualità in modo molto diverso fra un dislessico e l’altro.
Dislessia e successo: storie di straordinaria dislessia

La dislessia non deve essere vista come un ostacolo insormontabile, ma come una sfida che può essere affrontata e superata. Numerose persone con dislessia hanno raggiunto il successo in vari campi, dimostrando che questa caratteristica può essere un trampolino di lancio verso il raggiungimento di grandi obiettivi. In questa sezione, esploreremo alcune storie di successo e scopriremo come la comprensione della dislessia possa favorire il successo personale.
VIPs con la dislessia e loro citazioni a riguardo
Molti VIP hanno condiviso le loro esperienze con la dislessia, sottolineando come il loro percorso sia stato segnato da sfide e difficoltà, ma anche da grandi conquiste. Alcuni esempi sono:
Tom Cruise, attore: "La dislessia è stata una grande sfida, ma mi ha anche insegnato ad essere determinato e a lottare per ciò che voglio."
Steven Spielberg, regista: "Sono orgoglioso di essere dislessico e penso che la mia dislessia mi abbia aiutato a diventare un narratore visivo."
Keira Knightley, attrice: "La dislessia mi ha insegnato che le sfide possono essere superate con impegno e determinazione."
Whoopi Goldberg, attrice e comica: "Non permettere mai a qualcuno di dirti cosa non puoi fare a causa della dislessia. Usa la tua fantasia e sii creativo, grazie alla dislessia."
Jamie Oliver, chef e personaggio televisivo: "La dislessia mi ha insegnato a pensare fuori dagli schemi e a comunicare le mie idee attraverso il cibo e la cucina."
Agatha Christie, scrittrice: "La dislessia mi ha insegnato a usare la mia immaginazione e a trovare nuovi modi per esprimere le mie idee."
Queste testimonianze dimostrano che le difficoltà possono essere superate e che il successo molto spesso è determinato dai talenti della dislessia stessa.
Imprenditori famosi con la dislessia
Anche nel mondo dell'imprenditoria, sono numerose le storie di successo di persone con dislessia. Alcuni esempi sono:
Richard Branson, fondatore del Virgin Group: "La dislessia mi ha aiutato a diventare un imprenditore di successo, perché mi ha fatto capire l'importanza di delegare e di circondarmi di persone competenti."
Ingvar Kamprad, fondatore di IKEA: "La dislessia mi ha insegnato a pensare in modo diverso e a trovare soluzioni creative ai problemi."
Questi esempi mostrano come la dislessia possa essere un motore di innovazione e rapidità e cambiamento nel mondo degli affari.
Testimonianze di chi usa un metodo specifico per la dislessia: DysWay
DysWay è un metodo che ha già aiutato molti dislessici a comprendere il loro vero potenziale e a superare le difficoltà legate alla dislessia. Attraverso un approccio personalizzato e basato sull'empatia, individua e aiuta a sviluppare le abilità uniche dei dislessici. Ecco alcune testimonianze dei ragazzi e genitori che utilizzano con successo il metodo DysWay:
Marco, 15 anni: "Grazie a DysWay, ho imparato a leggere e scrivere con più facilità e ora posso seguire le lezioni a scuola e fare i compiti a casa in totale autonomia."
Laura, madre di Giulia: "DysWay ha cambiato la vita di mia figlia. Ora è più sicura di sé e ha imparato a sfruttare al meglio le sue abilità."
DysWay mostra come un approccio personalizzato e centrato sulle esigenze specifiche di ogni dislessico possa fare la differenza nel percorso di apprendimento e di sviluppo delle proprie potenzialità.
Puoi vedere tutte le video testimonianze di genitori e figli in questa pagina testimonianze video qui.
La comprensione della dislessia può favorire il successo personale?
La chiave per il successo personale, sia per i dislessici che per i loro familiari, è la comprensione e l'accettazione della dislessia. Ecco alcuni suggerimenti su come favorire il successo dei dislessici:
Informarsi: Conoscere la dislessia, i suoi sintomi e le sue sfide aiuta a comprendere meglio le difficoltà che i dislessici affrontano e a sviluppare strategie efficaci per superarle.
Sostegno emotivo: Sopratutto in fase iniziale, di scoperta, quando ancora si sa poco a riguardo di questa caratteristica e si viene bombardati da informazioni negative, è fondamentale offrire sostegno emotivo ai dislessici, incoraggiandoli a credere nelle loro capacità e a non scoraggiarsi di fronte alle sfide.
Focalizzarsi sui punti di forza: Ogni dislessico ha talenti e abilità uniche. È importante concentrarsi su questi punti di forza e incoraggiare loro a svilupparli al massimo, perché ne hanno tanti e spesso vengono messi in secondo piano.
Trovare strategie personalizzate: Non esiste una soluzione unica per tutti i dislessici. Ognuno ha bisogno di una metodologia personalizzata che si adatti alle sue esigenze e caratteristiche specifiche, così da trovare la totale autonomia e tirar fuori i talenti sommersi.
Collaborare con i professionisti (ma quali?): Lavorare in sinergia con gli specialisti nel campo della dislessia è fondamentale per garantire un approccio multidisciplinare e il successo nel percorso educativo e lavorativo. Ma bisogna fare attenzione perché non tutti sono uguali e purtroppo ancora molti professionisti sono orientati soltanto al vecchio significato di questa caratteristica, perciò offrono solo compensazione (ovvero strumenti e metodologie per aiutare il dislessico dall’esterno, invece che risolvere le difficoltà alla radice e tirare fuori il suo potenziale interno).
Detto questo, avrai capito che la dislessia non deve essere vista come un limite, ma come un'opportunità per sviluppare abilità uniche e raggiungere il successo personale.
Conclusioni: la dislessia come opportunità

In definitiva, il nuovo significato della dislessia che sta emergendo incoraggia a tutti vedere questa caratteristica non come un disturbo dell'apprendimento, ma come un'opportunità per scoprire e valorizzare talenti e abilità uniche.
Per farlo, è fondamentale che la società nel suo insieme adotti un approccio più positivo e inclusivo nei confronti della dislessia, promuovendo la comprensione, l'accettazione e il sostegno alle persone che hanno questa caratteristica.
Solo così potremo garantire a tutti i dislessici la possibilità di esprimere il proprio potenziale e di contribuire in modo significativo alla crescita e al progresso della comunità.
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Articolo a cura della Dr.ssa Ruggiero Laura - Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e Neuropsicologia - Responsabile Metodo DysWay